Castrati (o evirati; nel XVIII secolo musici. Francese castrats; inglese castrati; spagnolo castrados; tedesco Kastraten). Cantanti di sesso maschile che, prima dell’inizio della pubertà, hanno subita l’orchiotomia (asportazione chirurgica dei testicoli), acquistando cosi caratteristiche timbriche vocali diverse da quelle dei cantanti normali dell’uno e dell’altro sesso. L’orchiotomia praticata in età prepuberale provoca, fra l’altro, un notevole arrontondamento e ampliamento della cassa toracica, e ritarda lo sviluppo della laringe, cosicché la mutazione (Mutazione, 7) della voce non avviene, se non in misura minima e in tarda età. Tuttavia il timbro di voce non rimane infantile, né corrisponde esattamente a quello delle voci femm., rispetto a cui i castrati possiedono un registro molto più esteso nella regione acuta. Inoltre, l’eccezionale capacità polmonare e il minimo dispendio di fiato necessario per far vibrare le piccole corde vocali favoriscono una straordinaria lunghezza dell’emissione dei suoni. Per l’estensione del registro vocale i Castrati sono anche detti o contraltisti o sopranisti.Conosciuta già nell’antichità (in Egitto, Assiria, Etiopia, Persia), l’evirazione rituale fu praticata anche in Grecia e a Roma, ove era consueta presso i sacerdoti...